I semi di lino sono semi oleosi dalle innumerevoli proprietà benefiche e nutrizionali per l’organismo.
Le prime coltivazioni di questa pianta risalgono ad oltre 6 mila anni fa in Etiopia e in Egitto, salvo poi giungere nel nostro continente in epoca preromana.
Semi di lino: le proprietà benefiche
Tali semi aiutano a prevenire l’osteoporosi e altre patologie alle ossa, rinforzano il sistema immunitario e contribuiscono alla depurazione dell’organismo.
Inoltre, prevengono la formazione di rughe, riducono la perdita di capelli e l’invecchiamento cutaneo e sono dei veri toccasana anche in caso di intolleranze, emorroidi, infiammazioni della gola e dolori reumatici.
Ma non è tutto: essi, infatti, sono una delle fonti vegetali più preziose di acidi grassi Omega 3 e Omega 6.
I possibili utilizzi
I semi di lino non devono essere assunti interi perché l’organismo di fatto non è in grado di assimilarli. Per questo motivo può essere opportuno tritarli o sminuzzarli subito prima di ingerirli: così facendo, infatti, il corpo sarà in grado di assimilare le preziose sostanze nutritive presenti, senza che queste vadano disperse.
Inoltre, non vanno consumati bolliti, ma necessariamente crudi. Possono essere inseriti all’interno di una dieta varia ed equilibrata, ad esempio aggiunti a muesli, cereali, macedonie, insalate o verdure.
Le controindicazioni
Non esistono particolari controindicazioni riguardo i semi di lino, tuttavia vanno assunti con parsimonia se si soffre di diverticolite o della sindrome del colon irritabile. Inoltre, è opportuno consultare il pediatra prima di utilizzarli nei bambini.
Inoltre, per evitare di assumere tracce di sostanze dannose, è opportuno evitare il consumo di semi non biologici. In linea di massima, infine, non si deve eccedere con le dosi e cessare subito l’assunzione in presenza di effetti collaterali.
