I vegetariani vivono di più? Sembrerebbe di proprio di sì. Questo, infatti, è quanto emerge da una recente ricerca condotta in California da un team di studiosi della Loma Linda University e pubblicata su JAMA Internal Medicine.
La dieta vegetariana ridurrebbe il rischio di contrarre una molteplicità di patologie a carico dell’apparato cardiovascolare.
Lo studio
Entrando nel dettaglio, lo studio ha analizzato più di 73.000 soggetti: tutti i partecipanti, infatti, hanno risposto ad un questionario inerente le loro abitudini alimentari e il tipo di regime dietetico seguito.
Il campione è stato poi suddiviso in cinque sottogruppi: non vegetariani, semi-vegetariani, pesco-vegetariani, lacto-ovo-vegetariani, vegani. Per giungere a tale suddivisione, infatti, si è tenuto conto dei volontari che mangiavano anche pesce, uova e latticini.
Vegetariani: vivono più a lungo
Il periodo di osservazione è durato quasi sei anni e in tutto questo lasso di tempo si sono verificati 2.570 decessi. Con delle specifiche: il tasso di mortalità fra i vegetariani era estremamente ridotto, laddove invece era al massimo grado fra gli onnivori.
Tuttavia, è corretto sottolineare come gli studiosi di fatto non siano riusciti a capire quali fossero le cause specifiche alla base di tale differenza. Anche se dalla ricerca è risultato evidente come i vegetariani fossero meno soggetti a malattie cardiovascolari e ad ischemie.
Ma non è tutto: gli scienziati, infatti, hanno anche constato che l’associazione fra dieta vegetariana e riduzione del rischio di morte sembra favorire gli uomini rispetto alle donne.