La domanda può sembrare semplice, ma necessita di una risposta articolata dato che ha a che fare con il tempo. Una categoria particolare di tempo: il tempo di intervento. Qual è il momento giusto per intervenire su una malocclusione?
Ebbene, considerato che stiamo ragionando e stiamo affrontando un bambino in ortodonzia, dobbiamo considerare egli non è sempre nella stessa fase di crescita. Un concetto che dev’essere molto chiaro è quindi che non è uguale intervenire in qualsiasi momento. Questo porta alla definizione di un secondo concetto molto importante che è detto finestra di opportunità terapeutica. Tradotto in termini semplici significa che esistono dei momenti favorevoli perché un trattamento ortodontico sia efficace. Affinché questo avvenga, quindi affinché noi si possa identificare il momento più favorevole per intervenire, è fondamentale che venga fatta una corretta diagnosi.
Essa è uno degli atti medici più importanti: se viene sbagliata di conseguenza verrebbe effettuata la terapia scorretta e si agirebbe in maniera inappropriata su un determinato caso. Quando parliamo di diagnosi in ortodonzia parliamo di come individuare le caratteristiche di un paziente.
Facendo riferimento alle tre dimensioni dello spazio possiamo quindi avere problematiche di tipo:
- Verticale, come il morso aperto;
- Trasversale, come i morsi incrociati;
- Laterale, come i morsi inversi anteriori oppure le grandi sporgenze degli incisivi superiori;
Ognuna di queste problematiche va anche messa in relazione alla quarta dimensione, che nella fisica come noi la concepiamo è il tempo, e quindi al momento più opportuno per intervenire.
Su quest’argomento nel mondo medico dell’ortodonzia c’è accordo in maniera categorica su un punto: è di fondamentale importanza di intervenire precocemente sui morsi incrociati laterali ed anteriori nei bambini. Quando un bambino ha quindi un problema di trasversalità, l’intervento deve essere avvenire talvolta già a 4-5 anni.